La Corale Gran Sasso ha un repertorio vastissimo e spera di poter conoscere molti di voi.
Provincia L’Aquila
Città L’ Aquila
Telefono Non indicato
E-mail coralegransasso@tin.it
Sito web http://www.coralegransasso.it
Nel settembre 1951 Paolo Mantini, allora diciottenne e in un periodo storico certamente difficile, ebbe il coraggio di dar voce all’entusiasmo di un gruppo di amici radunati intorno all’organo della Chiesa di San Silvestro. Nacque spontaneamente, così, sotto la denominazione di Coro “Gran Sasso”, la prima formazione corale della città e tra le più antiche d’Abruzzo, costituita da soli uomini per l’esecuzione del folklore abruzzese nello stile dei canti di montagna.
I primi concerti dettero subito visibilità al coro tanto da procurare le partecipazioni a importanti trasmissioni radiofoniche quali “Un microfono per voi” (1953), “Le sempre verdi” e “Il campanile d’oro” (1954). Di rilievo anche il primo premio al concorso di canti popolari abruzzesi (1954) con il brano “Crisci, crisci, fiore” con testi di Roberto Ciancarelli e musica di Giorgio Cavalli e Walter Museo.
Nel 1956 il Coro assunse la denominazione di Polifonica Aquilana “S. Cecilia” arricchendo nella struttura con le voci femminili e introducendo nel repertorio brani polifonici.
1961 – 70
Negli anni 60 Paolo Mantini, con le forze già in organico e con quelle selezionate presso l’Ateneo cittadino, dette vita al Coro dell’Università dell’Aquila. Il debutto del gruppo il 14 giugno del 1964. Nello stesso anno il coro effettuava la prima tournée all’estero in occasione del festival internazionale di Tubingen in Germania.
Nel 1966, il Coro “Gran Sasso” assunse la sua denominazione attuale costituendosi con regolare atto giuridico e dotandosi di un proprio statuto. Presidente dell’Associazione fu eletto Ludovico Nardecchia che ne favorì la crescita e lo sviluppo.
Nonostante il repertorio abituale fosse il folklore abruzzese particolarmente curato nelle armonizzazioni per coro dallo stesso Paolo Mantini, l’apprendimento e l’esecuzione della polifonia risultavano costanti momenti di studio per l’acquisizione della tecnica vocale e l’affinamento del gusto.
1971 – 80
Negli anni settanta il coro raggiungeva i primi grandi traguardi a livello nazionale e internazionale. Nel 1972 meritano di essere ricordati il 1° premio al Concorso Internazionale di polifonia sacra a Roma presso l’Auditorium “Leone X” e la partecipazione al festival nazionale dei canti di Montagna a Roma in Piazza Navona, occasione di confronto con altre formazioni corali di prestigio.
Nel 1973 con la partecipazione all’Europeade del folklore di Nuoro, la Corale si inseriva a pieno titolo nel panorama internazionale della cultura popolare. Da allora attraverso il circuito internazionale dell’Europeade, la Corale, partecipando a quasi tutte le edizioni, ha portato i canti della tradizione aquilana e abruzzese in ogni paese d’Europa. Tale manifestazione, oltre a essere una vera e propria olimpiade del folklore, si segnala per i suoi valori sociali in quanto circa 5000 partecipanti si incontrano all’insegna degli ideali di fratellanza, di pace e rispetto reciproco, offrendo ai ragazzi del coro l’opportunità di viaggiare, divertirsi e, nello stesso tempo, d’imparare a essere orgogliosi della propria terra nonchè custodi delle sue tradizioni.
1981 – 90
Gli anni ’80, iniziati con una significativa tournée in Venezuela, fanno registrare il raggiungimento della maturità artistica del complesso.
Il costante progresso evidenziato porta la Corale ad affrontare alcune delle più impegnative e celebri pagine della letteratura musicale sinfonico – corale: Il Messia di Haendel (1980), lo Stabat Mater di Boccherini (1980), la Messa in sol maggiore di Schubert (1987) il Requiem di Fauré (1988), eseguite in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, sempre sensibile alla crescita e alla valorizzazione delle realtà regionali.
Dimostrando duttilità e attenzione ai più svariati generi, Paolo Mantini, all’interno dell’Associazione, costituisce nel 1985 un gruppo madrigalistico per l’esecuzione del repertorio rinascimentale di polifonia sacra e profana in occasione di rassegne e concorsi.
Da ricordare anche le due formative tournées in Polonia in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Olsztyn (Polonia) nelle repliche della Messa in Sol maggiore di Schubert (1987) e del Requiem di Fauré (1988).
Altre pregevoli produzioni, meritevoli di citazione, sono lo Stabat Mater di Dvorák (1986), il Beatus Vir e il Credo di Vivaldi (1986).
1991 – 2000
La Corale, nel tempo, ha dimostrato di superare anche momenti difficili culminati con la scomparsa del fondatore Paolo Mantini nel dicembre 1997. Lo stesso aveva predisposto il passaggio della “bacchetta” nelle mani del “naturale” sostituto, suo figlio Carlo, musicista di professione, che oltre al peso dell’eredità artistica riceveva in dote anche un capitale umano di sicuro valore formato da un magnifico gruppo di ragazzi, amici prima di tutto e coristi poi.
Anche gli anni ’90 registrano importanti collaborazioni con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese quali: il Magnificat di Cimarosa e il Laudate Pueri Dominum di Haendel (1991), il Requiem in do minore di Cherubini (1999) replicato anche a Roma con l’Orchestra Toscanini di Parma. A ciò si aggiungano le esecuzioni: della Petite Messe Solennelle di Rossini (1992), di brani corali tratti dal Messia di Haendel con l’Orchestra Filologica Italiana “A. Corelli” (1996), delle Laude Celestiniane, ricostruite dal musicologo aquilano Franceco Zimei, con l’Ensemble Micrologus (1996).
Significative, inoltre, le partecipazioni della Corale al Festival Internazionale del Folklore di Tripolis (Grecia) e alla trasmissione televisiva “Domenica In” nel 1998.
Anni 2000
Con l’arrivo del 2000 si è reso necessario l’adeguamento dello Statuto alla disciplina degli enti non profit contenuta nel D.Lgs. n.460/97 che ha consentito di strutturare meglio l’Associazione dotandola dei necessari organi sociali.
Tale migliore organizzazione ha consentito e consente di intraprendere alcuni progetti musicali condotti in pool con altre prestigiose realtà musicali della città e della Regione cogliendo e forse anticipando un chiaro messaggio del “mercato” corale che reclama, per l’esecuzione delle pagine imponenti del repertorio sinfonico, complessi aventi un taglio semiprofessionale al fine di ridurre gli enormi costi di struttura che altrimenti avrebbero simili allestimenti. E così, su iniziativa di Vittorio Antonellini in occasione degli eventi giubilari, ecco il varo del coro “Città dell’Aquila” formato da 80 elementi provenienti dalla Corale Gran Sasso e dall’altro storico gruppo cittadino “Corale Novantanove” che nel 2000/2001, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, ha già effettuato venti repliche del Requiem di Mozart nelle regioni del Centro-sud.
Ancora più imponente si presenta l’Orchestra Filarmonica d’Abruzzo, forte di circa 200 elementi frutto della collaborazione artistica tra l’Orchestra e Coro del Teatro Marrucino di Chieti, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e il Coro “Città dell’Aquila” che nel febbraio 2001 ha esordito in un tour di quattro concerti in regione eseguendo brani scelti dal repertorio verdiano in occasione del centenario della morte del celebre compositore.
Tra le collaborazioni artistiche di rilievo certamente non poteva mancare quella con un altro prestigioso complesso della città quale “I Solisti Aquilani” sotto la direzione di Franco Mannino in occasione dei concerti di Natale 2000.
Nelle righe che precedono, ricche di storia, di successi, di soddisfazioni e di ricordi traspare il fascino che l’Associazione Corale “Gran Sasso” porta impresso nella propria memoria. Una memoria che, al di là dei meriti artistici, emerge per quei profondi risvolti sociali che hanno portato a fondere con il canto le esperienze e gli entusiasmi di centinaia di giovani arricchendo il patrimonio culturale della città dell’Aquila.