Siamo un coro di montagna e stiamo insieme da venti anni almeno; o meglio, siamo un gruppo di amici che ci hanno creduto, e hanno costruito in tutto questo tempo un grande castello di carte, con cura e attenzione, e il castello tiene.
C’è la carta del canto, che unisce le altre e le sorregge; la carta dell’amicizia, che sopporta qualsiasi peso, e l’insolita carta delle generazioni che si rincorrono e si intrecciano, per la gioia del costruire insieme. E tante altre carte, che completano e fanno bello il nostro castello: la montagna, su cui salire per amore, per scommessa, per ambizione o anche soltanto perché è bello; la carta delle piccole tradizioni goliardiche, che fanno assaporare a chi è più giovane l’atmosfera di antiche comunità; la carta del maestro, che schivo rifiuta qualsiasi enfasi ma intorno alla cui figura ruotiamo tutti; la carta dell’originalità, che distingue ciascuno di noi da ciascun altro e che ci fa allo stesso tempo gruppo compatto.
Non diremo che in vent’anni abbiamo fatto tanta strada, e neanche che la strada sia stata costellata di successi e acclamazioni. Non le abbiamo mai cercate. Ma si è creato fra noi una sorta di magia, di incantesimo che ci tiene insieme e in piedi, proprio come uno di quei castelli di carte fatti bene.
Ci piacerebbe, per un po’, resistere ancora al ventoÂ…

Provincia Torino

Città TORINO (TO)
Telefono Non indicato
E-mail cifolo@in4matic.net
Sito web http://web.tiscalinet.it/cifolo

In venti anni di attività sono passati per il Cifolo quasi cinquanta coreuti, senza contare le sporadiche apparizioni. Ci siamo ritrovati per quasi mille volte in sede per cantare, per un totale di circa duemilaquattrocento ore di coro e si può stimare che nei nostri ritrovi, un bicchierino alla volta, siano “andati” circa quattromila litri di vino: più o meno una cisterna. Tralasciamo, perché non stimabili, tutti gli altri liquidi.
Un encomio solenne a tutti coloro che vengono al coro da lontano: due calcoli ci dicono che Mario ha fatto in venti anni circa novantamila chilometri per venire al Cifolo.
Le famiglie si sono formate e sono cresciute: ben diciotto coreuti si sono sposati e in venti anni il coro si è allietato per la nascita di ben venti bambini!
Si stima che il maestro abbia fumato al coro circa novecentosessanta sigari, cifra che raddoppia calcolando quelli fumati da Migi in sua compagnia: una catastrofe ecologica di vasta portata.
In vent’anni abbiamo imparato circa cento canzoni e ci siamo esibiti in pubblico più di trenta volte, speriamo con altrettanto successo.
Siamo stati in montagna insieme in trentadue gite di coro, più o meno lunghe, in ogni stagione; messi insieme, i passi di tutti farebbero un bel sentiero lungo di qui alla luna.
Dulcis in fundo: per almeno venti volte ci siamo ritrovati di fronte ad una storica “mangiata di coro”; non sono stimabili i metri cubi di cibo consumati nel ventennio trascorso, ma farebbe di certo un bel numero.

Dopo tutto questo farfugliar di cifre non resta che concludere concedendoci un augurio che, voglia il cielo, sorga spontaneo a chiunque, coraggioso, sia arrivato a leggere fin qui: ALTRI VENTI COSI’!
Non ci dispiacerebbe!

Con affetto.

Il Coro IL CIFOLO

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