Il Coro sezionale nasce a Torino nel gennaio del 1956, per la volontà di un gruppo di amici, di recuperare, conservare e tramandare la tradizione alpina e popolare nel canto corale.
Provincia Torino
Città Torino (TO)
Telefono Non indicato
E-mail r_ferraresi@virgilio.it
Sito web http://www.alpini.torino.it
Il Coro sezionale nasce a Torino nel gennaio del 1956, per la volontà di un gruppo di amici, di recuperare, conservare e tramandare la tradizione alpina e popolare nel canto corale. Sarebbe più corretto dire rinasce, in quanto raccolse l’eredità del coro “Canta che ti passa”, costituitosi nel Febbraio del 1931, su iniziativa dell’allora consigliere sezionale Nicola Fanci e diretto da Toni Ortelli, autore de “La Montanara”. Nel 1959, deceduto uno dei fondatori, il S. T. Enrico Santin, ne prende il nome e come tale continua l’attività sino al 1995. Nel 1996 assume la denominazione “Coro A.N.A. Sezione di Torino”. Attualmente è costituito da circa trentacinque elementi, tutti Alpini, guidati da Giancarlo Nicola, e fermamente decisi a continuare nel solco della tradizione. Negli oltre 45 anni di attività, che hanno visto l’avvicendarsi di diversi componenti, il Coro ha mantenuto comunque la propria personalità grazie alla numerosa presenza di coristi del nucleo originale, condotto dal 1956 al 1995 da Piero Prochet. Il Coro della Sezione A.N.A. di Torino, ha tenuto centinaia di concerti, presentando il proprio repertorio in Teatri e Chiese, nelle ricorrenze ufficiali dell’Associazione Nazionale Alpini o in manifestazioni a sfondo benefico. Il nostro complesso corale, crede nei valori caratteristici del canto alpino e popolare che trasmette con immediatezza e grande comunicativa le sensazioni, le emozioni, delle vicende tristi o liete di tutti i giorni, in pace o in guerra, da cui ebbero origine e furono tramandate, spesso verbalmente, le nostre canzoni. Qualche anno fa, dicembre 1998, ha prodotto e pubblicato un CD (“Il testamento del capitano”), nel tentativo di salvaguardare almeno una piccolissima parte di quel patrimonio di cultura popolare che, nell’epoca convulsa in cui viviamo, rischia inesorabilmente di essere perduto per sempre