Gli stili fonici del canto Sardo, in un contesto di terra di confine linguistico tra Logudoro e Gallura, nella freschezza melodica e l’energia timbrica tipica della nostra terra. Siamo nati nel settembre del 1983 ed eseguiamo brani di nostra composizione e tradizionali in lingua sarda e gallurese.

Provincia Sassari

Città Loiri (SS)
Telefono Non indicato
E-mail info@corodiloiri.com
Sito web http://www.corodiloiri.com

La passione per la ricerca del canto tradizionale finalizzata al recupero delle melodie all’armonizzazione delle voci, secondo i canoni della tradizione sarda, ha invogliato Carlo e Bernardo Deriu alla formazione del Coro di Loiri. Un gruppo canoro di tutto rispetto che, in un delicato gioco di voci, fa stare insieme persone d’età diverse.

Dal 1983, il Coro propone, nel panorama dei canti tradizionali, una notevole raccolta di “note e parole”, recuperate sulla traccia della memoria degli anziani e dai numerosi componimenti poetici dei rimatori Sardi ma sopratutto Galluresi. Il lavoro di ricerca e riproposta melodica, secondo gli stili fonici del canto isolano, hanno consentito al Coro di Loiri di ottenere, nel 1995, un premio di riconoscimento alla notevole “ Biennale dei Cori Tradizionali “d’Ozieri. La menzione speciale, a detta della giuria, fu assegnata per la cadenza timbrica impressa alla poesia: l’Assu di spada , (del poeta Gallurese Petr’Alluttu , al secolo Pietro Orecchioni vissuto tra il 1820 e il 1888), musicata da Bernardo Deriu. Veniva dunque un riconoscimento alla musicalità espressa in dialetto Gallurese, specificità che il coro non tralascerà mai di evidenziare in ogni sua esibizione.

Incidono nel 1996 il primo lavoro discografico: “Canti Folcloristici della Sardegna “.

Il lusinghiero successo ottenuto ha invogliato il Coro ad istituire la “Rassegna Competitiva per Cori Tradizionali Sardi”, giunta ormai alla sua quarta edizione, nella quale si è avuta un’ulteriore conferma dell’impegno profuso dai membri del Coro, per la valorizzazione e la diffusione del canto corale in limba.

In questa situazione di terra di confine linguistico, dunque nella frontiera della tolleranza va vista anche la partecipazione del Coro di Loiri al gemellaggio tra la Provincia di Sassari e quella di Verona la cui cerimonia suggellava.

Al Dicembre 2000 risale l’ultima fatica. Ancora una volta alla “Rassegna Biennale “ d’Ozieri, per il brano “ Lu scacciapinseri”, una poesia del poeta locale Peppino Barra e musicata da Carlo Deriu, viene un riconoscimento.

Il primo premio, una borsa di studio, é assegnato per proseguire la ricerca etno-musicale.

In questo canto si evidenziano, in modo particolare, sia l’equilibrio tonale, tipico della tradizione, sia la freschezza melodica sia l’energia timbrica della nostra terra.

Tutto questo ha consentito al Coro di Loiri d’essere oggi tra i più apprezzati nell’isola.

Il loro segreto musicale si racchiude in uno scrigno formato con una parola ed un gesto: passione e solidarietà.

La passione li porta a dare sempre il meglio di se e a proporsi con garbo artistico, nel rispetto della storia del canto isolano (cosa di raro pregio in un panorama folkloristico, che tende sempre più all’innovazione, per inseguire un effimero successo turistico, cancellando così la memoria dei nostri antenati); la solidarietà, invece li porta a non dimenticare chi ha avuto meno fortuna….a rivolgersi anche ai fratelli che necessitano di particolari attenzioni…e loro dimostrano quest’affetto con gesti d’accoglienza e donazione d’ammirevole intensità.

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