[attached_image:kings2.jpg,borderedright,] Come molti sanno, all’epoca in cui il gruppo fu fondato, gli attuali King’s Singers erano bambini, oppure non erano ancora nati
Dal 1968, il gruppo ha avuto diciotto membri: un ricambio molto lento, che ha contribuito a mantenere il grande senso di stabilità e appartenenza che per un King’s Singer è fondamentale. Spesso, nelle interviste o ai concerti, ci viene chiesto come ha avuto inizio questa grande istituzione britannica. Come è nato il gruppo? Perché avete deciso di specializzarvi in “tutto”? Perché vi chiamate “King’s Singers”?
Il gruppo prese il nome dal King’s College di Cambridge, dove Al Hume, Simon Carrington e Brian Kay studiavano musica corale. Era (ed é tuttora) una vita impegnativa. Così come un laureando all’Università deve leggere molto, chi studia coro deve cantare sei giorni alla settimana nella cappella del college, e spesso deve esibirsi durante cene e balli nei dintorni di Cambridge.
Studenti di coro al King’s College
Sfruttando la varietà di repertorio che avevano sperimentato da studenti – dal Magnificat medievale nella cappella al madrigale, al canone, agli arrangiamenti pop fuori dalla cappella – i King’s Singers avrebbero continuato a costruire una gloriosa carriera. Non fu ignorato a che si potesse cantare a 6 parti.
Nel 1965 gli studenti incisero un album sotto il nome di Schola Cantorum Pro Musica Profana in Cantabridgiense! Nonostante questo bel nome, non fu un grande successo, Però una copia finì nelle mani di Sir Neville Marriner e venne organizzato un concerto a Hale Park nel’agosto del 1966 (appena due settimane dopo la vittoria dell’Inghilterra ai Mondiali di calcio!). Ne seguirono vari impegni sotto il nome Six Choral Scholars of King’s College Cambridge finchè fu organizzato un concerto alla Queen Elizabeth Hall il primo maggio 1968. Il debutto londinese costrinse i cantanti a trovare un nome “vero” per il gruppo. Qualcuno suggerì di usare due nomi: The King’s Singers per la musica “seria” The King’s Swingers per il pop. Decisero di cominciare con The King’s Singers.
Dopo il successo di Londra i concerti cominciarono a spuntare in agenda e per un periodo essi furono affiancati alle carriere individuali dei cantanti. Fu allora che Nigel Perrin, Alastair Thompson e Tony Holt si unirono a Al, Simon and Brian per formare quella che sarebbe stata la line-up del gruppo fino al 1978. Come loro stessi dicono, cominciarono a “mettersi un po’ in giro”, intrecciando relazioni con promoter, con la BBC, case discografiche (sistemandosi poi con EMI), e lavorando insieme a compositori contemporanei, bravi arrangiatori e altri “collaboratori artistici” per espandere e migliorare il loro operato. I primi anni ’70 videro parecchi impegni in Gran Bretagna, con qualche incursione il Europa. Ma fu nel 1972, quando venne loro offerto un tour di 35 concerti in Australia e Nuova Zelanda, che i cantanti affrontarono la decisione di diventare o no un gruppo a tempo pieno. Ma non ci misero molto a fare una scelta!
E così prese il via la carriera internazionale. Presto seguirono viaggi in Sud Africa, Canada e USA, oltre che in tutta l’Europa.E quando non era in tournée, il gruppo era in sala di registrazione, per EMI o per radio e TV, stabilendo un regime di lavoro che continua tuttora.
Il clou dei primi dieci anni comprende apparizioni a The Nana Mouskari Show, The Ronnie Corbett Show, e persino uno show tutto loro – The King’s Singers World of Music, tra cui un episodio con Dudley Moore e uno in cui eseguivano insieme a Flanders and Swann la famosa “In the Bath”, The Royal Variety Performance votò “People’s Choice” sulla London’s Capital Radio e dopo dieci anni arrivarono i Dischi d’Oro dalla EMI. Per non parlare delle centinaia di concerti.
Con Nana Mouskari e James Galway
Dopo tutto questo Alastair Thompson decise di lasciare il gruppo. Gli altri ricordano: “C’era un tacito accordo per cui se uno avesse deciso di andarsene, il gruppo si sarebbe sciolto: ci eravamo convinti che sarebbe stato pressochè impossibile trovare, o figuriamoci assorbire, un nuovo membro una volta stabilizzatasi la line-up del 1969. Ma a questo punto ci eravamo spinti così avanti (siamo durati più dei Beatles!), e i nostri impegni contrattuali si protraevano tanto in là nel futuro che, anche se l’avessimo voluto, sarebbe stato impossibile smettere.
E così Bill Ives diventò il primo vero sostituto, e il gruppo potè andare avanti, e tra le tante cose ci furono i filmati del tour The Madrigal History, la collaborazione con Paul McCartney in Frog Chorus, l’entrata per la prima volta nel mercato dell’Estremo Oriente, le regolari apparizioni nel Johnny Carson ‘s Tonight Show negli USA, il lancio di una società editoriale e la pubblicazione di un libro. Ma gli eventi e i progetti entusiasmanti sono troppi per poterli citare in questa breve storia!
Altri cantanti che hanno fatto parte dei King’s Singers sono Jeremy Jackman, Colin Mason, Bob Chilcott, Bruce Russell e Nigel Short, che hanno potuto collezionare punti sulle loro flyer card, dal momento che i concerti erano equamente sparsi per il mondo. Ma bisogna menzionare soprattutto Al Hume e Simon Carrington, membri fondatori che hanno cantato addirittura per 25 anni con il gruppo – un risultato notevole. Quando se ne andò, Al scrisse: “L’ho visto crescere dal a. Alcuni dicono che il nostro intrattenimento è piacevole, altri che il sappiamo espandere il nostro divertimento personale e coinvolgere tutto il pubblico; molti di più descrivono i nostri concerti come un’esplosione di umanità, e poi ci sono quelli secondo cui i nostri dischi e concerti dimostrano che é possibile godersi la musica vocale (che non è proprio un genere che piace a tutti) piuttosto che sopportarla e che la musica e le forme “classiche” possono essere divertenti, e non “vecchie”.
Dopo 34 anni speriamo che sia ancora così.
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Città NP
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E-mail esslinger@konzertagentur.de
Sito web http://www.kingssingers.com/