Erano in seimila, insieme al Papa, ad ascoltare il Coro Greensleeves di Varese, diretto da Fausto Caravati, all’udienza di giovedì 31 ottobre dedicata alla fondazione Don Gnocchi
Erano in seimila, insieme a Papa Francesco, ad ascoltare l’Associazione Solevoci e il Coro Greensleeves di Varese, diretto da Fausto Caravati, che hanno impreziosito l’udienza di giovedì 31 ottobre in aula Paolo VI in Vaticano, dove Papa Francesco ha incontrato la Fondazione Don Gnocchi in occasione dei dieci anni dalla beatificazione di Don Gnocchi. «Una grandissima emozione, che si fatica a spiegare» ha commentato a caldo il direttore Fausto Caravati sul suo profilo Facebook.
IL SALUTO AI SEIMILA DELLA FONDAZIONE DON GNOCCHI
«Insieme alle terapie e alle tecniche più avanzate per il corpo, offrite a quanti si rivolgono con fiducia alle vostre strutture le medicine dell’anima, cioè la consolazione e la tenerezza di Dio. Questo significa per voi combattere con coraggio le cause della sofferenza e curare con amore il disagio delle persone sofferenti o in difficoltà».
Con queste parole Papa Francesco ha incoraggiato la Fondazione Don Gnocchi a proseguire il proprio impegno accanto alla vita, nel corso dell’udienza straordinaria svoltasi questa mattina in Vaticano, alla presenza di quasi 6 mila pellegrini. Tra loro, molti disabili e pazienti accompagnati dai familiari, provenienti da ogni parte d’Italia.
«Una società che non è capace di accogliere, tutelare e dare speranza ai sofferenti, è una società che ha perso la pietà, che ha perso il senso di umanità. – ha proseguito il Santo Padre – La vasta rete di centri e servizi che avete realizzato in Italia e in altri Paesi rappresenta un buon modello, perché cerca di unire assistenza, accoglienza e carità evangelica. In un contesto sociale che favorisce l’efficienza rispetto alla solidarietà, le vostre strutture sono invece case di speranza. Vi incoraggio a proseguire il vostro cammino nell’impegno di promozione umana, che costituisce anche un contributo indispensabile alla missione evangelizzatrice della Chiesa».
L’incontro con Papa Francesco avviene a dieci anni dalla beatificazione di don Carlo Gnocchi. Oggi, la Fondazione Don Gnocchi è presente con oltre 50 strutture tra ospedali e ambulatori territoriali, distribuiti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania e Basilicata. Con 3.700 posti letto per riabilitazione e 6.000 operatori, assiste oltre 250.000 persone mediamente ogni anno in Italia ed è attiva con progetti sanitari e socio-assistenziali, in veste di Organizzazione Non Governativa (Ong), in Burundi, Ruanda, Bolivia, Ecuador, Bosnia Erzegovina, Ucraina, Myanmar (ex Birmania) e Cambogia.
Centrale per la Fondazione anche l’attività di ricerca scientifica che ha visto negli ultimi anni un importante sviluppo di sperimentazioni multicentriche per l’applicazione di tecnologie robotiche. 10 dei 28 Centri ospedalieri distribuiti tra Nord, Centro e Sud Italia sono oggi dotati di piattaforme robotizzate per la riabilitazione neuromotoria di pazienti post-ictus e affetti da sclerosi multipla.[/vc_column_text]